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    Jannik Sinner scrive la storia del Tennis Italiano e vince gli Australian Open 2024.

    Il giovane campione altoatesino compie una rimonta da sogno contro il russo Danil Medvedev e diventa il primo tennista italiano dopo quasi 48 anni a vincere un torneo del Grande Slam.

    Sinner b. Medvedev: 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3

    Sono le ore 23, 31 minuti e 35 secondi, ora locale in Australia. Le 13.31.35 in Italia.

    La partita è finita.

    Il sogno è diventato realtà!

    Jannik Sinner ha vinto l’edizione 2024 degli Australian Open.

    Il primo titolo del Grande Slam della sua carriera.

    E’ il primo tennista italiano a vincere lo slam australiano.

    Il primo italiano a vincere un torneo del Grande Slam nell’era open dal 1976, quando Adriano Panatta era riuscito a trionfare al Roland Garros (eliminando tra gli altri ai quarti di finale il leggendario Bjorn Borg).

    La chiave tattica della partita, fin dalle prime battute, veniva a svilupparsi in maniera nettamente differente da quanto sarebbe stato logico preventivare alla vigilia del confronto.

    Medvedev, infatti, contrariamente alla sua naturale impostazione tattica, partiva da una posizione molto più avanzata in risposta, e con una tendenza alla verticalizzazione verso la rete ben più accentuata del solito, conservando però allo stesso tempo la straordinaria solidità sulla quale ha fondato la sua carriera. Nonostante la statistica in sovrimpressione assegnasse una velocità media dei colpi da fondocampo decisamente superiore a favore dell’italiano, riusciva altresì a giocare colpi particolarmente profondi ed incisivi, che rendevano alquanto difficoltoso al tennista altoatesino riuscire ad essere aggressivo, soprattutto con il dritto, negli scambi prolungati. Per contro, quanto ciò premesso, lo rendeva abbastanza vulnerabile al palleggio dell’avversario, soprattutto sulla diagonale del rovescio.

    Nel primo parziale, Sinner rimaneva nettamente sorpreso dal “cambio di paradigma” del suo avversario e faticava ad acquisire un’impostazione di gioco efficace. Ciò permetteva a Medvedev di salire in cattedra e conseguire ben due break di vantaggio con relativa facilità, rispettivamente al terzo e al nono gioco, chiudendo il primo set in proprio favore con il punteggio di 6 giochi a 3.

    L’italiano sembrava patire i ritmi rapidissimi del russo al servizio (sempre pochissimi i secondi impiegati tra la fine di un punto e l’inizio del successivo, o tra la prima e la seconda palla, dal giocatore moscovita), e anche all’inizio del secondo set subiva la pressione del russo, il quale, dopo non essere riuscito a concretizzare ben quattro palle break nel secondo game (sia per meriti di Sinner, sia per demeriti propri), riusciva a strappare il turno di battuta all’altoatesino nel quarto game. Le percentuali di prime palle di servizio in campo di Sinner continuavano a risultare abbastanza basse, e ciò permetteva al russo di conseguire un altro break al sesto game e di andare a servire per il set. Proprio in quel momento, tuttavia, arrivavano i primi segnali di reazione da parte di Sinner, il quale, nel game successivo, con coraggio e spinta propositiva, riusciva a togliere per la prima volta nella partita il turno di battuta a Medvedev e a recuperare nel punteggio fino al 3-5. Nel nono game l’italiano riusciva ad arrivare ad una nuova palla break che gli avrebbe consentito di rientrare pienamente nella contesa per la conquista del parziale, ma Medvedev era bravo a rintuzzare la minaccia e a chiudere anche il secondo set a proprio appannaggio con il medesimo punteggio del primo.

    A questo punto, tutto lasciava presagire che l’inerzia generale della partita stesse scivolando sempre più in favore di Medvedev, in maniera molto rapida e senza grandi possibilità per Jannik di riuscire a rientrare nel match. Tale impressione, seppur ragionevole in quel momento, era destinata ad essere smentita presto dai fatti. Nel terzo parziale, infatti, Sinner non concedeva più alcuna palla break al suo avversario, rimanendo costantemente avanti nel punteggio rispetto al suo avversario. Iniziava a funzionare decisamente meglio soprattutto uno dei migliori colpi dell’altoatesino, il dritto, sia su traiettoria inside out, sia in direzione lungolinea. Al decimo game Sinner riusciva ad annullare una palla del 5-5 in favore di Medvedev, e successivamente a conseguire l’unica palla break dell’intero parziale, concretizzandola e conquistando in tal modo il terzo set con il punteggio di 6 giochi a 4.

    Il quarto parziale si apriva sulla falsariga del finale del precedente. Il servizio di Sinner iniziava a funzionare sempre meglio, consentendo all’italiano di mettere a segno diversi ace, e mantenere più agevolmente i propri turni di battuta. Parimenti, anche l’efficacia in risposta dell’altoatesino aumentava esponenzialmente, consentendogli di insidiare i turni dell’avversario con sempre maggior frequenza. L’italiano annullava con un chirurgico quanto potente ace centrale l’unica palla break concessa all’avversario nel parziale, e dopo non essere riuscito a concretizzare una possibilità di togliere il servizio all’avversario nel quarto game, riusciva a strappargli la battuta nel decimo game, come accaduto nel set precedente, chiudendo anche il quarto set in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 4.

    L’inerzia generale della partita appariva a questo punto essersi totalmente rovesciata in favore di Sinner. Medvedev appariva nettamente in calo di energie (probabile retaggio della maratona in semifinale disputata contro Sasha Zverev e vinta 6-3 al quinto set), e ciò consentiva a Sinner di prendere nettamente il sopravvento. Il servizio del giocatore italiano appariva oramai intoccabile, e Medvedev non riusciva mai ad arrivare a palla break o semplicemente a dare la sensazione di poter insidiare i turni di battuta dell’italiano. Di contro all’altoatesino basta un singolo break conseguito al sesto game per acquisire il vantaggio necessario a portare a casa la partita. Il punto esclamativo sul trionfo dell’azzurro viene sancito dall’ennesimo fulmineo dritto lungolinea vincente che non lascia scampo al giocatore russo.

    3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3 il risultato finale dopo tre ore e quarantasei minuti di gioco.

    Il trionfo è conseguito.

    Un trionfo certificato anche dalle statistiche: 14 ace contro 11, 50 colpi vincenti contro 44.

    Jannik Sinner è un campione slam dunque.

    Da oggi in avanti sarà impossibile non considerarlo come il favorito in tutti i più importanti tornei del mondo ai quali parteciperà.

    Per far si che il primo titolo non rimanga l’unico, ma possa essere il primo di una lunga e gloriosa serie, che possa scrivere ulteriori pagine gloriose per il movimento tennistico italiano, come oggi è stato fatto.

    E con un’ulteriore obbiettivo futuro, magari non dichiarato, ma certamente presente nella mente del giovane campione altoatesino: quel primo posto della classifica mondiale, attualmente detenuto da colui che ha già battuto quasi tutti i record esistenti nel mondo del tennis, e vuol raggiungere o battere quei pochi che ancora mancano alla sua faretra: Novak Djokovic.

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