Fantastica prestazione del tennista carrarese che elimina in due set, con una prestazione tecnicamente brillante e tatticamente ineccepibile, il vincitore della passata edizione Alexander Zverev.
Lorenzo Musetti gioca una partita impeccabile, e scrive una pagina di storia del tennis italiano, battendo in due combattuti parziali il numero due della classifica mondiale Alexander Zverev.
Il tennista toscano ha confermato le ottime prestazioni e i buonissimi risultati conseguiti nelle ultime apparizioni nel circuito (tra i quali spicca la finale del torneo ATP Masters 1000 di Montecarlo, persa in tre set contro l’ex numero uno del mondo Carlos Alcaraz, anche a causa di un infortunio che ne ha pregiudicato la prestazione fin dalla metà del secondo parziale).
La partita, in verità, non è stata semplice per il giocatore italiano, soprattutto nelle fasi iniziali.
Zverev infatti, iniziava il match con un piglio maggiormente offensivo ed una posizione in campo più avanzata rispetto a quella del tennista tricolore, e questo gli consentiva, approfittando di un inizio un po’ lento di “Lollo”, soprattutto al servizio, di conquistare un prezioso break di vantaggio. Musetti tuttavia non perdeva la concentrazione, e gradualmente iniziava a colpire sempre meglio la pallina, avanzando la sua posizione in campo e soprattutto iniziando a variare il suo gioco, con l’apporto di variazione di tagli e cambi improvvisi di ritmo, rendendo più difficile al tedesco la lettura dello scambio. Al settimo game Musetti disputava un game perfetto in risposta e con uno straordinario passante incrociato di dritto riusciva a recuperare il break di vantaggio. All’undicesimo game tuttavia, Zverev riusciva a tornare avanti di un turno di battuta, ipotecando in questo modo la conquista del primo set. Nel successivo game, infatti, il tedesco riusciva a conseguire ben quattro set point, dei quali tre consecutivi. Musetti, tuttavia, evidenziando soprattutto i suoi grandissimi progressi con il dritto, riusciva ad annullarli tutti grazie ad una straordinaria sequenza costituita da un passante vincente lungolinea, uno sventaglio inside out vincente, un altro passante lungolinea messo a segno a seguito di una pregevole palla corta con la quale attirava efficacemente l’avversario a rete, ed un altrettanto efficace palla corta di rovescio sulla quale Zverev non riusciva ad arrivare efficacemente. Un errore di dritto del tedesco infine, riportava il punteggio in parità, facendo confluire il set, così equilibrato, alla sua conclusione naturale, il tie break. Le occasioni sprecate pesavano come un macigno sulla psiche del numero due del mondo, che finiva per subire l’iniziativa del tennista toscano, che con relativa facilità conquistava il game decisivo col punteggio di 7 punti ad 1, concludendo a proprio appannaggio il primo parziale.
Il secondo set si apriva con il medesimo equilibrio del primo, e con un combattivo Zverev, desideroso di riannodare i fili di una partita, complicatasi per lui in maniera assolutamente imprevista e inaspettata. Nel secondo game il tedesco riusciva a procurarsi una palla break, che però veniva efficacemente rintuzzata dall’italiano. Questa palla break non sfruttata rappresentava l’ultima possibilità per il numero due del mondo di riuscire a togliere il turno di battuta al giocatore tricolore, il quale, sotto la spinta incessante del tifo dei 10.500 tifosi accorsi allo “Stadio Centrale del Tennis”, acuiva al massimo l’efficacia del suo servizio e delle sue giocate, senza più concedere alcuna chance all’avversario. Quest’ultimo iniziava a dare segni di cedimento dalla parte del dritto, notoriamente il suo colpo più debole e/o passibile di cali di efficacia, e veniva spesso portato fuori posizione dalle perfette palle corte di Musetti, giocate quasi sempre in maniera chirurgica e tatticamente efficace. Al nono game, uno straordinario rovescio lungolinea vincente faceva conseguire all’italiano la prima e unica palla break dell’intero set, che il carrarese concretizzava nel punto successivo, con un’efficace volée smorzata di dritto sulla quale Zverev metteva in corridoio il tentativo di passante in corsa in avanzamento. Nel game successivo Musetti si portava a due match point consecutivi, e dopo essersene visto annullare uno, giocato forse in maniera troppo timida, chiudeva la partita in proprio favore piazzando un ottima prima palla di servizio esterna e chiudendo il punto con un pregevole quanto attento schiaffo di dritto al volo, facendo esplodere di gioia i tifosi italiani.
7-6, 6-4 il punteggio finale dunque, in due ore e sedici minuti di gioco, che consente a Musetti di raggiungere le semifinali del più importante torneo del mondo su terra battuta dopo il Roland Garros. Il toscano è il primo italiano a conseguire tale risultato da quattro anni (quando a raggiungere il penultimo atto del torneo capitolino fu Lorenzo Sonego, che all’epoca venne sconfitto in tre set dal campionissimo serbo Novak Djokovic), e solo il terzo tennista tricolore ad essere giunto a tale traguardo negli ultimi 18 anni (come dimenticare la straordinaria cavalcata di Filippo Volandri nell’edizione 2007 del torneo capitolino, con gli scalpi eccellenti di Gasquet, Berdych e Federer, poi arrestata al penultimo atto dalla potenza devastante di “Mano de Piedra” Fernando Gonzalez).
Domani sarà il turno del numero uno del mondo Jannik Sinner tentare di raggiungere il medesimo traguardo nella partita che lo vedrà opposto all’ostico norvegese Casper Ruud, provando così ad alimentare ancora il sogno di una finale tutta italiana, mai avvenuta finora, e che rappresenterebbe un fatto storico senza precedenti per il tennis italiano.
Sognare non costa nulla, ed è bellissimo.
