“Lorenzo d’Italia” avanti!
La giornata del 2 Giugno, festa della repubblica italiana, si è trasformata anche nel giorno dei “Lorenzo”. Sia Lorenzo Sonego, sia Lorenzo Musetti infatti, si sono qualificati per gli ottavi di finale del secondo torneo stagionale del Grande Slam.
L’impresa di Sonego.
Di particolare rilievo è stata soprattutto l’impresa di Sonego, capace di rimontare una svantaggio di due set contro il numero 7 della classifica mondiale Andrei Rublev sul campo dello stadio Suzanne Lenglen.
La partita era iniziata in maniera tutt’altro che favorevole per il tennista torinese, messo quasi da subito in pesante difficoltà dalla grande potenza del dritto del giocatore russo, e dalla condotta tattica decisamente più offensiva. Il piemontese tentava di compensare con la profondità di palla ad una posizione sul campo decisamente più arretrata, ma dopo essere riuscito a recuperare un break di svantaggio, finiva per perdere nuovamente il proprio turno di battuta all’undicesimo game, consegnando al russo il vantaggio sufficiente a chiudere il primo parziale in suo favore col punteggio di 7 giochi a 5.
Chiunque si aspettasse a quel punto una pronta riscossa dell’atleta tricolore fin dai primi scambi del secondo set era destinato a rimanere profondamente deluso. Il secondo parziale si configurava fin dalle prime battute come una disastrosa debacle per il tennista italiano, incapace di opporsi alla spinta offensiva dell’avversario, il quale peraltro sembrava riuscire a trasformare le situazioni di gioco da difensive in offensive con apparente irrisoria e disarmante facilità. Il pesantissimo risultato di 6-0 con il quale il giocatore moscovita chiudeva a proprio appannaggio anche il secondo parziale appariva come il prologo di un epilogo già scritto in favore del campione russo.
Ma era proprio ad un passo dal baratro che partiva la riscossa del tennista italiano, il quale nel terzo parziale, determinato a giocarsi tutte le residue chance di rimonta, partiva con una posizione più vicina alla riga di fondocampo e con un piglio decisamente più offensivo. I risultati della variazione tattica non tardavano a manifestarsi. Non più così facilmente in controllo degli scambi da fondocampo Rublev aumentava il quantitativo di errori non forzati, ed un suo errore di dritto consentiva a Sonego di acquisire un prezioso break di vantaggio al quarto game. Il torinese riusciva a difendere efficacemente il vantaggio conseguito senza concedere al russo alcuna palla per il contro break chiudendo il set in proprio favore con il punteggio di 6 giochi a 3 grazie ad un dritto vincente inside in di pregevole fattura.
L’inversione di tendenza dal punto di vista dell’inerzia generale del match finiva per minare quelle che per i primi due set erano sembrate granitiche certezze da parte di Rublev. Sonego ne approfittava per guadagnare un break di vantaggio già nel primo game del quarto parziale. Un improvvido doppio fallo del giocatore italiano nel sesto game, tuttavia, consentiva al russo di mettere a segno il contro break e di riportare in perfetto equilibrio il punteggio per tutto il prosieguo del set. Gli esiti del parziale venivano decisi dunque in un teso tie break che Sonego riusciva a far suo sfruttando al meglio il primo set point conseguito, grazie ad un clamoroso errore al volo a campo aperto di Rublev.
Nel quinto e decisivo set un Sonego sempre più rinfrancato e marcatamente offensivo riusciva a prendere definitivamente il sopravvento su un sempre più destabilizzato e sfiduciato Rublev. Un break conseguito all’ottavo game (dopo aver annullato due pericolose palle break in favore del moscovita al quinto gioco) consentiva al torinese di acquisire il vantaggio necessario a chiudere la partita sul definitivo punteggio di 5-7, 0-6, 6-3, 7-6, 6-3 dopo tre ore e quarantacinque minuti di gioco.
Una vittoria da ricordare e da incorniciare per il tennista italiano, il quale al prossimo turno affronterà un altro russo, la testa di serie numero 11 del torneo Karen Khachanov, che ha piegato in quattro set la resistenza del tennista australiano Thanasi Kokkinakis. I precedenti scontri diretti tra i due giocatori vedono avanti per 2-1 il tennista russo, anch’egli moscovita.
Musetti sul velluto.
E’ stato molto meno complicata invece la partita che ha visto impegnato Lorenzo Musetti contro il tennista britannico Cameron Norrie, testa di serie numero 17 del torneo.
La maggior varietà di tagli, traiettorie e soluzioni tattiche in possesso del tennista toscano ha rapidamente messo in crisi il palleggio da fondocampo del nativo di Johannesburg, permettendo all’italiano di dominare la partita fin dalle fasi iniziali. Nel primo set, conclusosi col punteggio di 6 giochi a 1, il giocatore di Carrara non ha concesso nemmeno una palla break, riuscendo altresì a togliere il servizio all’avversario in due occasioni, rispettivamente al secondo e sesto game.
Nel secondo set l’inerzia generale del match si manteneva inalterata. Musetti riusciva a difendere i propri turni di battuta con grandissima facilità, e in forza di due break conseguiti nel quinto e nel settimo gioco chiudeva il parziale in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 2.
Nel terzo set vi era finalmente un accenno di un minimo equilibrio, quantomeno rispetto ai primi due parziali. Musetti si portava ancora una volta avanti di un break al primo game, ma al sesto gioco Norrie riusciva finalmente a strappare il servizio al tennista italiano, grazie alla prima palla break conseguita in tutta la partita, riportando in questo modo in parità il punteggio. Musetti tuttavia non si scomponeva, e dopo aver annullato una potenzialmente pericolosa palla break in favore del giocatore britannico all’ottavo gioco, nel game successivo riusciva a togliere il turno di battuta all’avversario per la sesta volta nel match, acquisendo in questo modo il vantaggio necessario a chiudere la partita in proprio favore col punteggio finale di 6-1, 6-2, 6-4 in due ore e undici minuti di gioco.
Negli ottavi di finale il giocatore toscano è adesso atteso da un’improba sfida che lo vedrà opposto al numero uno del mondo, lo spagnolo Carlos Alcaraz, che ha sconfitto in tre set il talentuoso mancino canadese Denis Shapovalov.
Fognini lotta ma alla fine cede.
Non è bastata una grandissima generosità, ed il consueto enorme “cuore” a Fabio Fognini, per avere ragione del suo avversario odierno, il tennista austriaco Sebastian Ofner, allievo di Wolfang Thiem (padre del tennista Dominic).
Il tennista ligure nonostante un inizio di partita favorevole ha subito evidenziato problemi di natura fisica che ne hanno molto limitato l’efficacia di gioco. In linea generale la partita è stata caratterizzata da un elevato numero di errori gratuiti da parte di entrambi, superiore a quello dei colpi vincenti (48-74 il bilancio del giocatore austriaco al riguardo, 38-56 quello dell’italiano). A spuntarla è stato infine il tennista proveniente dalla Stiria, il quale ha prevalso in cinque set, dopo una maratona di tre ore e cinquantaquattro minuti con il punteggio finale di 5-7, 6-3, 7-5, 1-6, 6-4.
Nella conferenza stampa post partita, Fognini ha specificato la natura del problema fisico che lo ha limitato durante lo svolgimento del match, ovvero uno stiramento dei muscoli pettorali, aggiungendo inoltre di non aver ancora deciso se quello di quest’anno sarà il suo penultimo o ultimo Roland Garros della carriera, alimentando le ipotesi su un suo non troppo lontano ritiro dalle competizioni agonistiche. Una prospettiva che di certo non farà piacere agli appassionati italiani di tennis, in particolar modo ai numerosi supporters del tennista di Arma di Taggia.
Massimiliano Bellanca