Djokovic b. Khachanov: 4-6, 7-6, 6-2, 6-4
Novak Djokovic batte in quattro set un combattivo Karen Khachanov, sconfiggendolo per la nona volta su dieci scontri diretti complessivi, e stacca il biglietto per la semifinale dell’edizione 2023 del torneo di singolare del Roland Garros. Per il serbo si tratta della quarantacinquesima semifinale in un torneo del Grande Slam, a meno uno dal record assoluto di quarantasei semifinali in tornei di pari categoria attualmente detenuto da Roger Federer.
Piegare la resistenza del tennista russo, tuttavia, è stata impresa tutt’altro che facile per il campione serbo, il quale ha palesato un’efficacia di gioco abbastanza lontana dai suoi migliori livelli.
Nel primo set era Khachanov a mantenere una maggior proposizione offensiva, sfruttando un inizio lento di Djokovic, il quale non riusciva a mantenere sufficientemente profondo e con buona variazione di angoli lo scambio al fine di impedire al russo di poter colpire la palla con coordinazione ottimale scatenando così tutta la sua potenza. Proprio uno scambio prolungato interlocutorio e poco incisivo da parte dell’ex numero uno della classifica mondiale consentiva a Khachanov di scagliare un potentissimo dritto inside out vincente, ottenendo in questo modo un break al quinto game. Il vantaggio acquisito era sufficiente a permettere al russo di concludere il primo parziale in proprio favore. Khachanov infatti non concedeva neppure una palla del controbreak in tutti i game seguenti (era anzi Djokovic a dover annullare un set point all’ottavo game sul proprio servizio) e riusciva in questo modo a chiudere il set a proprio appannaggio col punteggio di 6 giochi a 4.
Il secondo parziale si configurava come molto più equilibrato, anche se l’inerzia complessiva del match sembrava continuare ad essere dalla parte di Khachanov. Entrambi i giocatori mantenevano i loro turni di battuta senza mai concedere palle break, e in generale anche l’andamento generale del set appariva maggiormente parco di emozioni rispetto al primo parziale. Il set si risolveva dunque al tie break, che veniva però totalmente dominato da Djokovic che lo faceva suo senza lasciare nemmeno un punto al suo avversario.
Riportato in parità il computo dei set, il campione serbo appariva adesso decisamente rinfrancato, e iniziava ad aumentare decisamente intensità e consistenza dei propri colpi da fondo. Questa rinvigorita propensione offensiva si traduceva nella conquista di due break, rispettivamente al primo e al quinto game, e permetteva a Nole di conquistare rapidamente anche il terzo parziale col punteggio di 6 giochi a 2.
Nel quarto set Djokovic riusciva a strappare il servizio a Khachanov al terzo game, e sembrava così avviarsi definitivamente verso la vittoria. Il russo però era determinato a non arrendersi, e dopo non essere riuscito a concretizzare due palle non consecutive per il controbreak nel game successivo, riusciva a togliere il turno di battuta al campione serbo riportando il punteggio in parità. Tuttavia, un nuovo break conseguito a zero da Djokovic, consentiva a quest’ultimo di andare a servire per aggiudicarsi il match, che si chiudeva in suo favore col punteggio finale di 4-6, 7-6, 6-2, 6-4 dopo tre ore e quarantatré minuti di gioco.
Per il serbo sarà la dodicesima semifinale in terra parigina.
Alcaraz b. Tsitsipas: 6-2, 6-1, 7-6
L’avversario in semifinale di Djokovic sarà il numero uno del mondo Carlos Alcaraz, in quella che in molti tra appassionati e addetti ai lavori considerano la vera “finale anticipata” del torneo.
Il giovane campione spagnolo ha battuto in maniera alquanto netta il greco Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 5 del torneo e si è autorevolmente qualificato per il penultimo atto del secondo torneo del Grande Slam stagionale. Soprattutto i primi due parziali si sono trasformati in un autentico monologo tecnico-tattico del leader della classifica mondiale, capace di imporre un ritmo assolutamente insostenibile per il suo avversario (che nella conferenza stampa post partita ha dato colpa della scarsa reattività mostrata nelle fasi iniziali e centrali del match all’assunzione di un sonnifero assunto la sera prima del match). Due break per set, conseguiti rispettivamente al terzo e al settimo game del primo parziale e al primo e al quinto game del secondo, erano sufficienti per mandare il giocatore iberico in vantaggio di due set a zero dopo appena un’ora e sette minuti di gioco.
Il terzo set si apriva sulla falsariga dei primi due, con un break conseguito da uno scatenato Alcaraz al secondo game. Inaspettatamente, tuttavia, e sicuramente troppo tardi, arrivava però finalmente una reazione da parte del tennista ateniese, il quale dopo aver annullato due match point consecutivi al suo avversario nell’ottavo game, riusciva a convertire una delle uniche due palle break ottenute nell’arco dell’intera partita al nono gioco, recuperando quindi lo svantaggio e portando il set al tie break.
Nel game decisivo, però, un unico minibreak conseguito al terzo punto era sufficiente ad Alcaraz per chiudere il match in proprio favore con il punteggio finale di 6-2, 6-1, 7-6 in due ore e quindici minuti di gioco.
Notevoli le statistiche finali a favore del tennista spagnolo, il quale ha conseguito il 79% di punti con la prima palla di servizio, e un totale di ben 36 colpi vincenti contro i 21 del greco.
Per Alcaraz sarà la prima semifinale al Roland Garros della carriera.
Massimiliano Bellanca