Zverev b. Etcheverry: 6-4, 3-6, 6-3, 6-4
A poco più di un anno dal brutto infortunio ai legamenti della caviglia destra che lo aveva costretto ad un intervento chirurgico e ad un’assenza di sette mesi dai campi da gioco (patito proprio nel medesimo campo, lo stadio Philippe Chatrier) Alexander Zverev è riuscito a tornare in semifinale al Roland Garros.
Sembra quasi una ricompensa del destino per l’ex numero tre della classifica mondiale, apparentemente tornato ai migliori livelli di rendimento. Il tedesco di origini russe ha piegato in maniera autorevole e convincente, nonostante qualche tentennamento nel secondo set, la resistenza del giovane tennista argentino Tomàs Martìn Etcheverry. E’ doveroso altresì sottolineare come nonostante la sconfitta subita, il tennista sudamericano, attuale numero 49 della classifica mondiale, abbia disputato un torneo eccellente.
La partita inizia con Etcheverry maggiormente aggressivo e determinato a mantenere una conduzione tattica aggressiva del match, affidandosi soprattutto all’efficacia del suo potente dritto. Al contrario, Zverev iniziava il match con una condotta tendenzialmente più attendista e lineare, e tale tattica sembrava pagare. Al settimo game, infatti, Zverev riusciva a strappare il servizio al proprio avversario, e dopo aver annullato due pericolose palle del controbreak in favore dell’argentino (aiutato in verità da due errori non forzati di dritto da parte di quest’ultimo), riusciva a mantenere il vantaggio fino alla fine del parziale, aggiudicandoselo col punteggio di 6 giochi a 4.
Nemmeno il tempo di pensare che la partita sia saldamente in mano al tennista teutonico, che nel secondo set l’inerzia complessiva del match sembrava inaspettatamente cambiare. Etcheverry infatti, nonostante qualche incertenzza, iniziava a servire con maggior efficacia e sicurezza, e al sesto game, in maniera quasi inaspettata, riusciva a conseguire il primo break della sua partita. La reazione di Zverev non si faceva attendere, e si concretizzava nell’immediato controbreak, messo a segno nel turno di battuta successivo, ma nel game seguente l’argentino riusciva a conquistare un’altra volta il turno di battuta del tennista tedesco, acquisendo il vantaggio necessario per andare a servire per ottenere il set e chiuderlo in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 3.
Il terzo parziale si apriva ancora in maniera favorevole a Etcheverry, il quale si portava rapidamente sul 2-0 in forza di un break conseguito nel primo game. La reazione di Zverev, tuttavia, non si faceva attendere e si manifestava veemente, con una sequenza di ben 5 game consecutivi vinti. L’argentino era addirittura costretto ad annullare due set point all’ottavo game, ma riusciva soltanto a prolungare il parziale che veniva chiuso per 6 giochi a 3 da Zverev nel successivo gioco.
Nel quarto e ultimo set, il tennista di La Plata tentava di rimanere aggrappato alla partita, e continuando a perseverare nel suo gioco aggressivo da fondocampo riusciva a procurarsi due palle break nel quarto game, ma non era in grado di concretizzarle. Lo scampato pericolo dava invece a Zverev la spinta finale per potersi assicurare l’incontro. All’ottavo game, infatti, il tedesco strappava il turno di servizio all’argentino, e dopo aver annullato due ulteriori palle break in favore di quest’ultimo, riusciva a concludere la partita in proprio favore col punteggio finale di 6-4, 3-6, 6-3, 6-4 dopo tre ore e venticinque minuti di gioco.
Per Zverev quella di Venerdì sarà la quinta semifinale della carriera in un torneo del Grande Slam. Il suo avversario sarà il norvegese Casper Ruud.
Ruud b. Rune: 6-1, 6-2, 3-6, 6-3
Casper Ruud, testa di serie numero 4, ha battuto in quattro set uno spento Holger Rune, e si è guadagnato l’accesso alla terza semifinale di un torneo del Grande Slam della sua carriera, la prima sui campi del Roland Garros.
La vittoria è stata facilitata dalla scarsa vena dell’avversario odierno, il talentuoso ma incostante danese Holger Rune, il quale ha senza dubbio agevolato, in maniera involontaria ovviamente, il percorso del giocatore norvegese, con una scarsa precisione al servizio ed un eccessivo quantitativo di errori non forzati da fondocampo. Ruud, estremamente concentrato dal punto di vista tattico, sfruttava al massimo le fragilità dell’avversario e in forza di due break conquistati nel secondo e nel sesto game (dopo aver fallito ulteriori tre palle break consecutive al quarto game) chiudeva il primo parziale in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 1.
Il copione non subiva variazioni di rilievo nel secondo set. Ruud continuava a servire con percentuali assolutamente lusinghiere tra prima e seconda palla, e i continui errori non forzati di Rune, specialmente con il dritto, finivano per spianargli la strada verso un rapido 6-2 in forza di due break conseguiti al primo e al quinto game del parziale.
Nel terzo set, tuttavia, arriva finalmente la reazione di Rune, quasi come se quest’ultimo avesse finalmente deciso di “iscriversi” alla partita, per la gioia degli spettatori presenti sul Philippe Chatrier, seppur con oltre un’ora di ritardo. Complice una piccola “pausa” al servizio da parte di Ruud, il danese riusciva finalmente a procurarsi e a concretizzare una delle prime tre palle break ottenute in tutta la partita. Anche da fondocampo il numero 6 della classifica mondiale appariva adesso più sicuro ed efficace, e riuscendo a mettere a segno un gran numero di colpi vincenti, soprattutto col rovescio, riusciva a mantenere il vantaggio fino alla fine del parziale, vincendolo per 6 giochi a 3.
Nel quarto set, tuttavia, Ruud recuperava quell’efficacia in risposta che aveva caratterizzato positivamente per lui i primi due set della partita, e riusciva a conquistare un break decisivo nel quarto game. Nel successivo game, il norvegese riusciva ad annullare due palle del possibile controbreak a Rune, e al nono game (dopo non essere riuscito a concretizzare due match point in proprio favore, annullati grazie al servizio e ad un coraggioso quanto estemporaneo serve & volley) chiudeva definitivamente la contesa in proprio favore col punteggio finale di 6-1, 6-2, 3-6, 6-3.
Massimiliano Bellanca