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    Wimbledon: un grande Berrettini non basta contro Alcaraz. Ai quarti anche Djokovic, Medvedev, e Rune. Eliminato Tsitsipas.

    Non è bastata una prestazione di grande livello sotto il profilo tecnico e tattico a Matteo Berrettini, per avere ragione del numero uno della classifica mondiale Carlos Alcaraz. Il tennista romano ha disputato una prova di grande coraggio, cercando di far valere le sue migliori armi, servizio e dritto, per cercare di tenere l’avversario iberico lontano dalla riga di fondocampo e impedirgli di prendere l’iniziativa. Tale approccio tattico è senz’altro riuscito nel corso del primo parziale, nel quale Berrettini è riuscito a rintuzzare ogni tentativo dello sfidante di insidiare i propri turni di battuta, e approfittando dell’unico momento di calo al servizio di Alcaraz, ha conseguito un break in proprio favore all’ottavo game, che gli ha assicurato il vantaggio necessario per chiudere il set d’apertura in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 3. Purtroppo, con il passare dei minuti, il giovane campione spagnolo ha iniziato a leggere sempre meglio le traiettorie del potente servizio dell’italiano, e a prolungare gli scambi da fondo, aumentandone contestualmente profondità, consistenza e angolazioni, rendendone sempre più difficile la gestione a Berrettini, il quale ha iniziato progressivamente a cedere campo. Il risultato di questa inversione di tendenza si evidenzia nelle quattro chirurgiche palle break convertite (una nel secondo, due nel terzo, ed una nel quarto parziale) con le quali Alcaraz ha chiuso il match col punteggio finale di 3-6, 6-3, 6-3, 6-3 dopo due ore e cinquantatré minuti di gioco, senza più concedere alcuna palla break dopo l’ottabo game del primo set. Il computo statistico dei colpi vincenti, che riporta un dato di 35 pari, dimostra tuttavia come sul piano della spinta offensiva Berrettini non sia stato assolutamente inferiore al proprio avversario, il quale tuttavia, ha commesso ben 10 errori non forzati in meno (23 contro 33), e ha conseguito molti più punti grazie all’apporto della prima di servizio, con la quale ha scagliato meno ace (4 contro 9), ma ottenuto più punti (il 79% contro il 67%). Alcaraz, che a questo punto si propone ancor di più come un serio contendente per il titolo sarà atteso nei quarti di finale da un’altra partita tutt’altro che facile contro il danese Holger Rune, testa di serie numero 6 del torneo, il quale ieri ha vinto la resistenza del talentuoso veterano bulgaro Grigor Dimitrov in rimonta, in quattro parziali, con il punteggio finale di 3-6, 7-6, 7-6, 6-3. Va comunque fatto un plauso al torneo disputato dal giocatore italiano, che sembra avere recuperato una condizione fisica e soprattutto mentale che certamente potrà aiutarlo a tornare, si spera in tempi brevi, ai vertici del tennis mondiale, nei quali merita ampiamente di stare.

    E’ stata tutt’altro che semplice anche la risoluzione della sfida (disputata in due giorni) tra il numero due della classifica mondiale Novak Djokovic, ed il polacco Hubert Hurcacz. Il 23 volte campione slam serbo, infatti, ha dovuto affrontare non pochi grattacapi per avere ragione dell’aggressività e dell’efficacia del numero 18 della classifica ATP, il quale, soprattutto con il servizio, con il quale ha messo a segno ben 33 ace, è riuscito a mantenere il punteggio in equilibrio per l’intera durata dell’incontro. Il tennista di Belgrado è tuttavia riuscito ad avere la meglio, sfruttando anch’egli una prova superlativa al servizio (con una statistica di 18 ace ed un eccezionale 89% di punti vinti con la prima palla) e le sue eccezionali doti in risposta. 7-6, 7-6, 5-7, 6-4 in tre ore e dieci minuti di gioco il punteggio in favore dell’ex numero uno del mondo, il quale sfiderà nei quarti di finale il russo Andrei Rublev.

    Tutto facile invece per Danil Medvedev. Il russo, testa di serie numero tre, ha approfittato del ritiro, dopo due set (che aveva comunque sostanzialmente dominato col punteggio di 6-4, 6-2) del ceco Jiri Lehecka, a causa di problemi con delle vesciche ai piedi riscontrato da quest’ultimo.

    Inaspettata eliminazione, invece, per la testa di serie numero 5, il greco Stefanos Tsitsipas, che è stato sorpreso dallo statunitense Christopher Eubanks, in cinque lottati set, col punteggio finale di 3-6, 7-6, 3-6, 6-4, 6-4.

    Massimiliano Bellanca

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