Novak Djokovic ha sconfitto per tre set a zero Borna Gojo, qualificandosi per i quarti di finale dell’edizione 2023 degli US Open. Per il serbo sarà il tredicesimo quarto di finale della carriera nello slam statunitense. Finisce così la bella avventura del tennista croato, numero 105 della classifica mondiale, che aveva avuto accesso al tabellone principale tramite le qualificazioni. Il giocatore di Spalato ha certamente giovato di un sorteggio benevolo, ma ha espresso senz’altro un tennis propositivo e di alto livello nel corso del suo torneo. Ed è ciò che ha tentato di fare anche nel match di ottavi di finale che lo vedeva opposto al ventitré volte campione slam serbo. Al cospetto del plurititolato avversario, Gojo ha mantenuto fede alla propria filosofia di gioco, basata sull’efficacia del servizio e sull’aggressività da fondocampo. Ciò tuttavia, non ha sortito gli effetti desiderati contro un campione che può vantare la miglior risposta del circuito, e che ha nella profondità e della consistenza del palleggio da fondocampo le proprie migliori armi. Il tennista di Belgrado ha gestito al meglio i momenti di difficoltà e capitalizzato al massimo i punti decisivi. Per Nole è stata ancora una volta eccellente la resa del servizio (88% di punti vinti con la prima palla), ma ancor più determinante il bassissimo numero di errori non forzati, appena 12, elemento che gli ha permesso di compensare il maggior numero di colpi vincenti del suo avversario (40 contro 26). 6-2, 7-5, 6-4 il punteggio finale in due ore e ventisette minuti di gioco.
L’avversario di Djokovic ai quarti sarà Taylor Fritz. Il venticinquenne giocatore di San Diego ha battuto il mancino austriaco Dominik Stricker, anch’egli proveniente dalle qualificazioni, al termine di una partita estremamente equilibrata e combattuta (estremamente simili i computi statistici dei due giocatori, sotto il profilo delle percentuali realizzative al servizio e del numero di colpi vincenti messi a segno), con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-4 dopo due ore e tredici minuti di gioco.
I colori statunitensi sorridono anche per altre due vittorie. Quella di maggior risalto è senz’altro quella del giovane talento Ben Shelton. Il diciannovenne tennista di Atlanta, in possesso di un gran servizio (con punte di velocità vicine ai 240 chilometri orari), ha battuto il connazionale Tommy Paul in quattro equilibrati set, col punteggio di 6-4, 6-3, 4-6, 6-4, guadagnando in questo modo l’accesso ai primi quarti di finale in un torneo del Grande Slam della sua ancora giovanissima carriera.
L’altra vittoria per i colori americani, in verità più agevole, è stata quella conseguita da Frances Tiafoe, il quale ha sconfitto in tre set l’australiano di origini giapponesi Rinky Hijikata col punteggio di 6-4, 6-1, 6-4.
Quella di quest’anno sarà dunque la prima edizione da 18 anni a questa parte con tre tennisti americani qualificati ai quarti di finale.
Gli Stati Uniti non hanno un vincitore autoctono dello slam di casa da un ventennio esatto. Nell’edizione 2003 fu Andy Roddick a trionfare, ad oggi l’ultimo statunitense ad aver vinto una prova del Grande Slam (proprio quello US Open in finale contro lo spagnolo Juan Carlos Ferrero), e ad aver raggiunto la prima posizione della classifica mondiale, nel medesimo anno.