E’ terminata agli ottavi di finale, purtroppo, l’avventura di Jannik Sinner agli US Open. L’altoatesino, nonostante una prova determinata e coraggiosa, è stato costretto ad arrendersi al tedesco Alexander Zverev dopo una maratona di cinque set e ben quattro ore e quarantadue minuti di partita (6-4, 3-6, 6-2, 4-6, 6-3 il punteggio finale in favore del giocatore teutonico di origini russe).
Il tennista azzurro ha pagato un rendimento non ottimale della prima di servizio (solo il 69% di punti conseguiti), ed un eccessivo numero di errori non forzati (ben 67), ma soprattutto pesanti problemi fisici accusati nel corso del match (una contrattura nel secondo parziale, per la quale ha richiesto anche un medical time out, e soprattutto dei pesanti e fastidiosi crampi a partire dal terzo set) che ne hanno pesantemente condizionato i movimenti in campo. Per il ventiduenne giocatore italiano quella con Zverev è la seconda sconfitta consecutiva al quinto e decisivo parziale sui campi di Flushing Meadows. Nella sua ancor giovane carriera, il computo statistico delle partite conclusesi al quinto set non è, almeno per il momento particolarmente incoraggiante, e segna un record di cinque vittorie e ben sette sconfitte.
L’avversario di Zverev nei quarti di finale sarà il numero uno della classifica mondiale, Carlos Alcaraz, che ha sconfitto il volenteroso Matteo Arnaldi, comunque autore di un ottimo torneo, per tre set a zero col risultato di 6-3, 6-3, 6-4.
Qualificato per i quarti di finale anche il russo Andrei Rublev, che ha piegato in quattro set la resistenza dell’inglese Jack Draper (6-3, 3-6, 6-3, 6-4 il punteggio finale).
Vittorioso anche l’ex numero uno del mondo Danil Medvedev, il quale dopo un inizio di partita difficile e complicato, culminato in una netta sconfitta nel primo set, è riuscito a compiere un’efficace rimonta sull’ostico australiano Alex De Minaur, sconfiggendolo col punteggio finale di 2-6, 6-4, 6-1, 6-2.