Straordinaria prestazione del giovane campione altoatesino, che piega la resistenza dell’ex numero uno del mondo Danil Medvedev e vince il suo decimo torneo ATP in carriera, eguagliando in questo modo Adriano Panatta.
Jannik Sinner corona una settimana praticamente perfetta nel torneo ATP 500 di Vienna, aggiudicandosi il prestigioso titolo, e raggiungendo in tal modo il leggendario Adriano Panatta (il tennista italiano più vincente nella cosiddetta “era open”, se si escludono i 48 tornei vinti da Nicola Pietrangeli prima dell’epoca suddetta) nel computo dei tornei vinti.
La finale del torneo viennese è stata la migliore tra quelle che il pubblico di casa avrebbe potuto auspicare, e ha visto lo scontro diretto tra le prime due teste di serie. A prevalere è stato il giovane campione italiano, autore di una prestazione esemplare, caratterizzata da ben 36 colpi vincenti ed un numero di errori non forzati relativamente basso (se parametrato alle caratteristiche tecnico-tattiche del tennista altoatesino) ed inferiore a quello del suo avversario.
Il primo set si apriva con un po’ di difficoltà per Jannik, il quale subiva un break al quarto game, che però riusciva a rintuzzare immediatamente nel game successivo. Dopo aver annullato un set point a Medvedev nel dodicesimo gioco, il primo parziale, estremamente equilibrato, vedeva una conclusione al tie break, nel quale Jannik, dopo aver annullato un’altra palla del set al tennista moscovita (grazie ad un chirurgico ace centrale), riusciva a chiudere la prima partita a proprio appannaggio con il punteggio di 9 punti a 7 grazie ad un incisivo attacco di dritto sul quale il russo metteva il passante in rete.
Nel secondo set, tuttavia, la reazione dell’ex numero uno del mondo non si faceva attendere. Migliorata notevolmente la propria incisività in risposta, egli riusciva infatti a conseguire due break di vantaggio, rispettivamente al quinto e al settimo gioco ai danni di un Sinner che in quel momento sembrava aver perso un po’ le misure del campo e l’inerzia complessiva del match. L’italiano riusciva a recuperare uno dei due turni di battuta persi all’ottavo game, ma Medvedev non si faceva sorprendere ulteriormente, chiudendo due game più tardi il set in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 4.
Tutto si decideva dunque nel terzo e decisivo parziale. Sinner non riusciva a sfruttare tre palle break nel secondo game, ed era costretto ad annullarne una nel gioco successivo. Il quarto game, che perdurava addirittura per 31 punti complessivi, e vedeva Medvedev annullare ben 8 palle break al giocatore italiano, e sprecare 5 palle del game, prima di arrendersi e consegnare il turno di battuta all’avversario, pareva poter essere decisivo. Tuttavia, forse ancora esausto per l’interminabile game precedente, Sinner subiva un immediato controbreak nel game successivo. Nel sesto game, tuttavia, l’italiano riusciva a strappare di nuovo il servizio al giocatore russo, acquisendo in questo modo un decisivo vantaggio. Dopo essersi visto annullare un match point nell’ottavo game, infatti, Sinner annullava due pericolose palle break nel nono e ultimo game, chiudendo la partita in proprio favore dopo tre ore e sei minuti di intensa battaglia col punteggio finale di 7-6, 4-6, 6-3 e conquistando in tal modo il prestigioso titolo viennese.
Per il tennista altoatesino si tratta del terzo torneo di livello ATP 500 vinto in carriera. Un ottimo viatico per affrontare gli ultimi e importanti impegni stagionali (il Masters 1000 di Parigi Bercy, le ATP Finals di Torino e le fasi finali della Coppa Davis).