Shevchenko b. Giustino 6-2, 6-2
Niente da fare per il napoletano Lorenzo Giustino, il quale, dopo essersi brillantemente qualificato al tabellone principale dell’ATP 500 di Barcellona battendo il finlandese Virtanen ed il francese Blancateux, ha dovuto cedere il passo al giovane russo Alexander Shevchenko, giocatore in ascesa e attuale numero 98 della classifica mondiale.
Il tennista campano è apparso da subito in difficoltà al servizio, ed anche in fase di risposta non è mai riuscito ad impensierire il suo avversario, il quale per contro grazie ad un rendimento della battuta di ben altro livello (85% di punti vinti con la prima di servizio senza concedere alcuna palla break) e ad una pressione costante in fase di ricezione riusciva a conseguire due break per parziale, rispettivamente al primo e al terzo game del primo set e al primo e al quinto gioco del secondo, concludendo il match in proprio favore in un’ora e quattro minuti e qualificandosi al secondo turno, nel quale affronterà la testa di serie numero 8 del torneo, l’australiano Alex De Minaur.
Passaro b. Verdasco 6-1, 6-1
Francesco Passaro si qualifica al secondo turno del torneo ATP 500 di Barcellona, superando con il netto punteggio di 6-1, 6-1 il tennista spagnolo Fernando Verdasco, già vincitore dell’edizione 2010 della competizione catalana.
Il ventiduenne perugino ha avuto gioco facile nel piegare la poca resistenza dell’ex numero 7 della classifica mondiale, attualmente sceso al numero 244 del ranking ATP e acceduto al tabellone principale del torneo barcellonese grazie ad una wild card concessa dagli organizzatori.
Il campione madrileno, che a Novembre toccherà il traguardo delle quaranta primavere, è apparso in grave crisi, sia dal punto di vista fisico sia sotto il profilo tecnico-tattico.
La pesante sconfitta, ovviamente, non macchia in alcun modo la straordinaria carriera del tennista spagnolo, che tuttavia sembra sempre più avviata verso l’epilogo, nonostante nessuna comunicazione ufficiale sia stata ancora fatta in merito da quest’ultimo.
Verdasco è apparso in grandissima difficoltà soprattutto con il servizio.
Impietose le statistiche in tal senso.
Il giocatore iberico ha infatti conseguito appena il 45% dei punti con la prima di servizio, ed un misero 25% con la seconda.
L’assenza di punti facili o gratuiti con l’ausilio della battuta lo ha reso ancor più vulnerabile alle traiettorie di gioco e ai colpi da fondo del tennista italiano, il quale apparso fin da subito in completo controllo della partita, è riuscito a strappare per ben sei volte il servizio al suo avversario (concedendo solamente un break allo spagnolo al quinto game del primo parziale, subito rintuzzato nel game successivo) e a concludere il match in proprio favore in appena 62 minuti con un passivo di soli due game.
Il giovane italiano, alla sua quarta vittoria in un match di un main draw ATP, si è così assicurato la qualificazione al secondo turno, nel quale affronterà un tennista in ottima forma quale l’argentino Francisco Cerundolo, che al primo turno ha usufruito di un “bye” in quanto testa di serie numero 15 del torneo.
Arnaldi b. Munar 6-3, 6-4
Tra i tennisti italiani, anche Matteo Arnaldi si qualifica per il secondo turno, conseguendo una meritata e brillante vittoria contro uno specialista del tennis su terra battuta quale lo spagnolo Jaume Munar.
La partita tuttavia è stata meno agevole di quanto non potrebbe suggerire il risultato di due set a zero in favore del giocatore sanremese, soprattutto nel secondo parziale.
Nel primo set il tennista italiano consegue un break già al secondo game, e dopo aver annullato due palle del controbreak ad appannaggio del giocatore spagnolo, si porta rapidamente sul 3-0 in proprio favore.
La conduzione tecnico-tattica del match da parte dell’atleta ligure sembra essere migliore a quella dell’iberico, con improvvise accelerazioni da fondo alternate ad estemporanei cambi di ritmo quali un uso particolarmente efficace della palla corta e dello schema serve & volley, approfittando di una posizione sul campo di Munar fin troppo arretrata.
Dopo aver tenuto per la prima volta il proprio turno di battuta, lo spagnolo riusciva a conseguire un break al quinto gioco, ma la sua reazione non riusciva a costituire il prodromo di una proficua rimonta.
Nel game successivo infatti, in virtù di un doppio fallo e di un improvvido errore a rete il giocatore maiorchino finiva per consegnare un altro break di vantaggio all’italiano, il quale stavolta era lesto ad approfittarne tenendo il successivo turno di servizio e portandosi avanti per 5 giochi a 2, e chiudendo successivamente il primo parziale in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 3.
Nel secondo parziale il gioco di Munar si faceva più aggressivo, e questo rendeva la partita caratterizzata da dinamiche più “muscolari” e ritmiche rispetto al primo set.
Ne scaturiva fuori una situazione di grande confusione caratterizzata da una serie infinita di break e controbreak, ben cinque, dei quali quattro consecutivi dal quarto al settimo game, fino a quando, sul punteggio di 4 giochi a 3 in suo favore, Arnaldi riusciva di nuovo a tenere un turno di battuta, allungando in questo modo sul 5-3.
Munar tentava a questo punto un’ultima disperata resistenza per cercare di rimanere in partita, e dopo aver tenuto il proprio turno di servizio al nono gioco (annullando tra l’altro un match point in favore del suo avversario) riusciva a procurarsi ben tre palle break sul servizio del tennista italiano nel game successivo.
Il braccio di Arnaldi, tuttavia, non tremava e dopo aver rintuzzato efficacemente i tentativi dello spagnolo di strappargli il servizio riusciva a chiudere il match a proprio appannaggio con il punteggio finale di 6-3, 6-4 dopo un’ora e cinquantanove minuti di gioco.
Per il ventiduenne ligure, attuale numero 105 del ranking mondiale, quella contro il giocatore spagnolo rappresenta la prima vittoria nel circuito ATP.
Al secondo turno l’italiano affronterà la testa di serie numero 12 del torneo, il britannico Daniel Evans.
Massimiliano Bellanca
