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    Masters 1000 Roma: Sonego sconfigge Nishioka e la pioggia. Cecchinato spazza via Bautista Agut.

    Sonego b. Nishioka: 7-5, 6-3

    Lorenzo Sonego si qualifica agli ottavi di finale degli Internazionali d’Italia di Roma, al termine di un match assai complicato, non solamente a causa delle difficoltà tecnico-tattiche propostegli dal suo avversario, il ventisettenne mancino giapponese Yoshihito Nishioka, ma anche in virtù delle pessime condizioni meteorologiche a causa della pioggia che ha pesantemente condizionato il secondo set.

    Le chiavi di lettura tattica del match apparivano chiare fin dai primi scambi.

    Era Sonego a fare di più la partita, in virtù della maggiore potenza e profondità dei propri colpi da fondo (soprattutto con il dritto) e del servizio nettamente più consistente.

    Dal canto suo il piccolo samurai giapponese, molto arretrato rispetto alla riga di fondocampo, tentava di prolungare gli scambi aprendo contestualmente gli angoli con il proprio dritto particolarmente arrotato per poi colpire con il proprio rovescio, specialmente in diagonale.

    Inizialmente l’approccio più aggressivo del giocatore italiano sembrava pagare, e con un parziale di 12 punti a 2 nei primi tre giochi del primo set (dei quali ben 10 consecutivi) il torinese si portava avanti per 3 game a 0, strappando il servizio al proprio avversario al secondo gioco.

    Al quinto game, tuttavia, un brutto turno di servizio del tennista torinese, caratterizzato da qualche errore gratuito di troppo, in particolar modo con il dritto, consentiva al giocatore nipponico di recuperare il break di svantaggio.

    La partita proseguiva senza troppi sussulti fino al decimo game, quando Sonego riusciva a procurarsi un set point su servizio dell’avversario grazie ad un preciso dritto lungolinea vincente, ma non riusciva a concretizzarlo nel punto successivo.

    Il primo set sembrava così destinato a risolvere i propri destini al tie break, ma sul 6-5 in favore di Sonego, Nishioka perdeva inaspettatamente il controllo delle proprie emozioni e si perdeva in una prolungata quanto sterile protesta con il giudice di sedia per qualche fischio di troppo nei suoi confronti da parte del pubblico romano (comprensibilmente più favorevole al giocatore di casa).

    La compromessa tenuta mentale finiva per condizionare negativamente la prova del giapponese, il quale al dodicesimo game, dopo aver annullato altri due set point all’italiano, finiva per perdere il parziale per 7 giochi a 5 al termine di uno scambio prolungato terminato con un errore non forzato di dritto.

    Nel secondo set la pioggia iniziava a cadere, con intensità variabile fin dai primi game, rendendo le palline umide e le condizioni del campo scivolose, e questo finiva per influenzare negativamente la prestazione di entrambi i giocatori, soprattutto in fase di risposta.

    Sonego, tuttavia, si dimostrava dotato di maggior freddezza rispetto al suo avversario, e dopo aver annullato due pericolose palle break in favore di Nishioka nel primo e nel quinto game del secondo set , riusciva a conseguire un decisivo break di vantaggio all’ottavo game.

    Il break era quantomai essenziale per convincere il giudice di sedia a far disputare almeno un altro game, nonostante l’intensità della pioggia in costante aumento, che in altre situazioni di punteggio maggiormente interlocutorie avrebbe certamente portato ad una sospensione dell’incontro.

    L’Italiano aveva così buon gioco a chiudere la partita in proprio favore con il punteggio di 7-5, 6-3 dopo un’ora e cinquantasei minuti di gioco.

    Sonego è atteso al prossimo turno da una difficile sfida contro il numero 5 della classifica mondiale, il greco Stefanos Tstitsipas, il quale, in un match giocato in due giorni a causa dell’interruzione della partita per via della pioggia serale sulla capitale italiana, ha battuto agevolmente il tennista argentino Nuno Borges con il punteggio di 6-3, 6-3.

    Cecchinato b. Bautista Agut: 6-2, 6-2

    Marco Cecchinato gioca una partita di altissimo profilo e annichilisce la resistenza dello spagnolo Roberto Bautista Agut.

    Poteva essere un match potenzialmente complicato quello che vedeva contrapposto il tennista siciliano al giocatore iberico, atleta tenace e dalle spiccate qualità difensive, ma il palermitano è riuscito a compiere un autentico capolavoro dal punto di vista tattico non consentendo mai all’avversario di riuscire a rientrare in partita.

    A tratti è sembrato di rivedere un Cecchinato tornato ai livelli di gioco del 2018 e di parte del 2019, il periodo di maggior fulgore della sua carriera, nel quale era riuscito a conseguire la semifinale al Roland Garros e la vittoria nel torneo ATP 250 di Buenos Aires.

    Ossigeno puro per il palermitano, reduce da un anno difficile, caratterizzato da un notevole arretramento in classifica e da prestazioni tutt’altro che esaltanti.

    La strategia di gioco del giocatore italiano si è dimostrata fin dai primi scambi particolarmente efficace, con un costante schema di pressione con il dritto a sventaglio contro il rovescio dell’avversario, alternato ad improvvisi cambi di gioco lungolinea con il proprio rovescio.

    Il doppio 6-2 finale è lo specchio più evidente non solamente di una eccellente prova in fase di risposta, ma anche di un’ottima resa della prima palla di servizio, con la quale Cecchinato ha messo a segno il 77% dei punti alternando prime centrali piatte e potenti ad ottimi kick esterni senza concedere nemmeno una palla break allo spagnolo nell’arco dell’intera partita.

    Al prossimo turno il tennista palermitano affronterà il tedesco Yannick Hanfamn, numero 101 del ranking ATP, il quale ha sorprendentemente eliminato lo statunitense Taylor Fritz in due set con il netto punteggio di 6-4, 6-1.

    Massimiliano Bellanca

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