Daniil Medvedev trionfa per la prima volta a Roma, battendo con un doppio 7-5 Holger Rune.
La terra non è più una selva oscura per Daniil Medvedev. L’ex numero 1 del mondo, che prima degli Internazionali aveva detto di sentirsi sempre più a suo agio sul rosso, ha conquistato il primo torneo in carriera sulla terra battuta. Ed ha “scelto” Roma per raggiungere questo grande traguardo.
Grande attesa per la terza sfida ad Holger Rune (1-1 i precedenti), che dopo la finale persa a Montecarlo con Rublev, ha dovuto rimandare ulteriormente il secondo trionfo 1000 in carriera, dopo Bercy.
Il match è stato estremamente combattuto. Grande equilibrio fin dall’inizio, con i due giocatori che hanno mantenuto abbastanza agevolmente il servizio. Solo nel quinto gioco, il danese ha avuto due palle break, annullate però dal russo. Ad un passo dal tie break, Medvedev ha dato la sterzata decisiva, ed ha agguantato il break che gli ha regalato il 7-5. Pronta le reazione di Rune, che si è issato subito sul 2-0 ad inizio secondo. Il danese si è fatto riprendere, ma ha ottenuto un ulteriore break poco dopo, che gli ha consentito di arrivare fino al 5-3. Ad un passo dal terzo set però, Medvedev ha inanellato un parziale di 4 giochi consecutivi, che gli hanno consentito di replicare il 7-5 del set precedente ed di vincere la partita.
Per il russo è il ventesimo titolo della carriera, ma soprattutto il sesto Masters 1000 diverso della carriera. All’appello, nella sua bacheca, mancano soltanto Indian Wells, Montecarlo e Madrid. Gli altri li ha vinti tutti. Il Career Golden Masters, ora che la terra battuta non è più una nemica, non è poi così utopistico.