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    Masters 1000 Cincinnati: trionfa Djokovic, vittoria epica su Alcaraz

    FOTO: WSOPEN.COM

    Novak Djokovic vince la finale più lunga della storia dei Masters 1000, 3 ore e 49 minuti per avere la meglio su Carlos Alcaraz. Il serbo ha rimontato un set e un break di svantaggio. Titolo numero 95 in carriera.

    Poco più un mese dopo l’epica finale di Wimbledon, Novak Djokovic e Carlos Alcaraz hanno dato vita ad una delle partite più epiche di sempre, la finale più lunga della storia dei Masters 1000. Aveva tutta l’aria di essere l’antipasto degli imminenti US Open, ma la finale di Cincinnati ha rappresentato la portata completa, una battaglia senza esclusione di colpi, conclusa con la vittoria del serbo dopo 3 ore e 49 minuti.

    Novak Djokovic, con questo successo, ha limato ancor di più i suoi record. Primo giocatore nella storia a vincere tutti i Masters 1000 sul cemento almeno 3 volte, titolo numero 95 in carriera, big title numero 68, Masters 1000 numero 39 (+3 su Nadal). Ad oggi ha vinto tutti i big titles almeno 3 volte, ad eccezione di Montecarlo, dove ha trionfato in 2 occasioni. A Cincinnati è il terzo trionfo dopo quelli del 2018 e del 2020 (si giocò a New York per l’epidemia Covid), un torneo che per lui è sempre stato il più difficile tra i 1000, per le condizioni climatiche e per le numerose sconfitte in finale (3 contro Federer e 1 contro Murray).

    Anche nel match odierno, Djokovic ha sofferto molto il caldo, tanto da accusare seri problemi durante il secondo set. Ma Nole non muore mai, ed ha avuto la forza di rialzarsi e riprendere un match incredibile, contro il giocatore del momento. Battere Alcaraz in questo modo, a 36 anni, in un match del genere, dopo anni di battaglie, è qualcosa di a dir poco incredibile.

    Il livello del match è stato molto elevato, soprattutto nella seconda parte. All’inizio, complice anche il caldo terribile, sono stati tanti gli errori da entrambe le parti, soprattutto da parte di Alcaraz. Col passare dei game però, la partita è diventata sempre più esaltante, in particolare da quando Djokovic ha recuperato quel break nel secondo set, quando tutto sembrava finito.

    LA PARTITA (QUI GLI HIGHLIGHTS)

    L’inizio del match non ha avuto sussulti, con i primi 4 giochi di studio da parte di entrambi.La prima zampata l’ha data Djokovic nel quinto gioco, con un break a zero agguantato con un bel vincente di dritto. Pronta però la reazione di Alcaraz, che ha recuperato immediatamente ed ha sfruttato un passaggio a vuoto di Nole, piazzando un parziale di 5 giochi a 1 che gli ha consegnato il primo set (7-5).

    Avanti di un set, l’iberico sembrava avere le redini del match in mano. Sensazione confermata subito ad inizio secondo, con il break nel terzo gioco e con Djokovic sempre più sofferente a causa del caldo. Nonostante tutto, il serbo è riuscito a riprendersi, e nell’ottavo gioco è rientrato in partita, recuperando lo svantaggio. Si è così arrivati al tie break, dove Djokovic ha chiuso per 9 punti a 7 dopo aver annullato un match point ad Alcaraz sul 5-6, con una perfetta combinazione servizio e dritto.

    Parità dopo 2 ore e 10. Ma il bello doveva ancora arrivare, con un terzo e ultimo set da brividi. La prima parte è stata lineare, dal settimo gioco si è scatenato l’inferno. Djokovic, alla settima possibilità, ha ottenuto il break, confermato poi nel gioco successivo. Ad un passo dalla sconfitta però, con 4 match point annullati (2 sul 5-3, il secondo con il punto del torneo, 2 sul 5-4), Alcaraz ha recuperato ed ha rimandato tutto ad un nuovo tie break, dove Djokovic si è imposto questa volta per 7 punti a 4.

    Un match leggendario che rimarrà nella storia di questo sport. E chissà che tra 3 settimane, esattamente il 10 settembre, questi 2 marziani non si ritroveranno ancora contro, nella finale degli US Open.

    Djokovic b. Alcaraz 5-7 7-6(7) 7-6(4)

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