Alcaraz b. Tsitsipas: 6-3, 6-4
Sulla carta la finale del torneo ATP 500 di Barcellona che vedeva contrapposte le prime due teste di serie della competizione avrebbe dovuto assicurare equilibrio e grande spettacolo.
Invece, la partita è stata caratterizzata da un sostanziale “monologo” del beniamino del pubblico di casa, lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 2 della classifica mondiale, il quale ha conquistato il suo secondo titolo consecutivo in terra catalana battendo il numero 5 del ranking ATP Stefanos Tsitsipas in maniera ben più netta di quanto non suggerisca il punteggio finale.
Impietose, in tal senso, le statistiche ufficiali del match, che assegnano al tennista di casa ben 26 colpi vincenti contro i soli 8 del suo avversario.
Apparentemente sembrava fosse stato il giocatore ateniese a “scattare meglio dai blocchi di partenza”.
Era proprio lui, infatti, a conquistare il primo break dell’incontro al terzo game del primo set.
Un improvvido doppio fallo del greco nel game successivo, tuttavia, vanificava il vantaggio acquisito riportando il punteggio in parità.
Nonostante la partita si mantenesse in apparente equilibrio sul piano del punteggio nei successivi tre giochi, la superiorità tecnico-tattica del tennista spagnolo iniziava ad apparire sempre più marcata col passare del tempo, e all’ottavo game, dopo aver conseguito una preziosa palla break con una deliziosa palla corta (una delle frecce più temibili nella faretra del giocatore spagnolo, che oggi ne ha messe a segno ben 9 ai danni del suo avversario, spezzandone più volte il ritmo), Alcaraz riusciva a strappare il servizio a Tsitsipas al termine di uno scambio prolungato nel quale evidenziava il meglio delle proprie qualità difensive.
Il giocatore di El Palmar conquistava in questo modo l’opportunità di andare a servire per vincere il primo parziale, cosa che riusciva a fare rapidamente chiudendolo in proprio favore col punteggio di 6 giochi a 3.
Nel secondo set, il canovaccio tattico del match rimaneva immutato.
Alcaraz si dimostrava in grado di annullare, o quantomeno ridimensionare fortemente i maggiori punti di forza di Tsitsipas, ovvero servizio e dritto.
Il tennista di Atene infatti, non riusciva a trarre sufficienti punti gratuiti nei propri turni di battuta, soprattutto con la seconda palla di servizio, e soprattutto da fondocampo, la grande mobilità e la profondità dei colpi dello spagnolo finivano per portarlo spesso all’errore.
Al quinto game dunque un aggressivo Alcaraz conseguiva così l’unico ma decisivo break del secondo parziale; un break che un sempre più scoraggiato e tatticamente confuso Tsitsipas non era in grado di rimontare.
La partita terminava così col punteggio di 6-3, 6-4 in appena un’ora e venti minuti di gioco, consentendo ad Alcaraz di difendere con successo il titolo del torneo catalano, già conseguito lo scorso anno.
Continua invece la “maledizione” del torneo barcellonese per Tsitsipas, arrivato oggi alla terza finale persa sui campi del “Real Club de Tenis Barcelona”, dopo quelle delle edizioni 2018 e 2021.
Massimiliano Bellanca
